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La crescente domanda di soluzioni relative ai problemi ambientali e la sempre più stringente evoluzione normativa relativa alla gestione dei rifiuti, ci ha indotto ad approfondire le tematiche e cercare risposte appropriate di carattere di innovativo e coerenti con la impostazione del nostro network: efficacia ed efficienza economica nel rispetto assoluto dell'ambiente.

La struttura del network ci ha consentito di operare, dopo una attenta verifica delle norme e regolamenti e una approfondita verifica dei centri di costo nella gestione del ciclo dei rifiuti, una scelta tecnologica e di processo che risponde appieno agli obiettivi proposti:

la digestione anaerobica per il trattamento della frazione organica dei rifiuti e la depurazione dei fanghi biologici.

 I rifiuti: una emergenza, un pecorso 

Quello dei rifiuti è un argomento che quotidianamente occupa non solo numerose pagine di stampa, ma anche l’attenzione di ognuno di noi per i riflessi che produce in termini di costi ed ancor di più di qualità della vita.

Nell’affrontare le problematiche relative alla gestione del ciclo dei rifiuti non si può prescindere dall’inquadrare i problemi nella cornice della normativa di livello nazionale e dalle direttive emanate a livello comunitario: la strategia adottata dall'Unione Europea e recepita in Italia con il DL Ronchi del '97 (abrogato e sostituito con il DL 152/06 Parte IV) affronta la questione dei rifiuti delineando priorità di azioni all'interno di una logica di gestione integrata del problema. Esse sono in ordine di priorità:

  • riduzione (prevenzione)
  • riuso
  • riciclaggio
  • recupero energetico
  • smaltimento in discarica

Il primo livello di attenzione è rivolto alla necessità di prevenire la formazione dei rifiuti e di ridurne la pericolosità, il passaggio successivo riguarda l'esigenza di riutilizzare i prodotti (ad es. riusare le stesse bottiglie in vetro con restituzione del vuoto) e, se non è possibile il riuso, riciclare i materiali.

A proposito di riciclo il Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152 “Norme in materia ambientale “parte IV all’art. 205 prevede di raggiungere in ogni ambito territoriale ottimale i seguenti obiettivi percentuali di raccolta differenziata rispetto ai rifiuti prodotti:

a)       almeno il 35% entro il 31.12.2006

b)      almeno il 45% entro il 31.12.2008

c)       almeno il 65% entro il 31.12.2012

La raccolta differenziata può avvenire attraverso diversi sistemi: con il conferimento dei rifiuti in specifici centri di raccolta (ad es. le isole ecologiche o specifiche aree a ciò destinate dalla grande distribuzione (supermercati), con le campane di raccolta stradale, con il sistema di raccolta di prossimità (il cosiddetto porta a porta).

Quest’ultimo caso è stato identificato dalla Commissione parlamentare che ha recentemente condotto una indagine sulla gestione del ciclo dei rifiuti come il più produttivo in termini quali/quantitativi: scelte gestionali di questo tipo intraprese con successo in diverse province italiane tanto al nord che al sud, hanno dimostrato il vantaggio in termini di riduzione del rifiuto prodotto e miglioramento della qualita’ delle diverse frazioni merceologiche raccolte separatamente.

Oltre a carta, plastiche, alluminio, vetro e metalli, una forma particolare di riciclaggio è quella destinata alla frazione umida/verde del rifiuto costituita sostanzialmente dagli sfalci della vegetazione e dagli scarti delle produzioni ortofrutticole (verde) e dai residui di cucina domestica, di mense aziendali e ristorazione (umido).L’umido/verde, attraverso un trattamento di stabilizzazione e trasformazione condotto in un impianto di compostaggio, può essere destinato alla produzione di ammendante per agricoltura o, se di bassa qualità, collocato come terra di riempimento in discarica o nella bonifica di cave dimesse, scarpate ferroviarie ed autostradali. In ogni caso l’impianto di compostaggio può essere dotato di un sistema di recupero energetico attraverso il biogas prodotto durante il processo di trasformazione.

Occorre considerare che la legislazione vigente, in particolare il Decreto Legislativo 13 gennaio 2003, n. 36 (Obiettivi di riduzione del conferimento di rifiuti in discarica - recentemente attuato con il Circolare M. Ambiente del 7.7.2009) impone a partire dal 1° Luglio del 2009 una progressiva riduzione del conferimento in discarica della frazione verde/umida e comunque, per tutto il materiale conferito, un trattamento di stabilizzazione finalizzato ad evitare la formazione di percolato.

E' una iniziativa del network ETP

 

 

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